1. Attività di studio e di ricerca.

 

La psicologia è un campo di studi piuttosto giovane, spe­cialmente in Italia, ed in continua evoluzione; non va dimenticato che nelle università italiane il corso di laurea esiste da meno di un trentennio, che l'albo degli psicologi è stato formato da pochi anni e gli interventi psicologici a carattere professionale non hanno alle spalle una tradizione parago­nabile a quella medica.

Queste considerazioni hanno spinto i collaboratori dell'ISPASA ad affiancare costante­mente l'attività profes­sionale a quella di studio e ricerca, nei settori attinenti alle ap­plicazioni della psico­logia.

 

Contatti con altri centri.

Quando iniziammo la nostra attività, la sola tecnica psicoterapeutica che soleva essere praticata in Italia era la psicanalisi. Come era allora concepita, si presentava estremamente selettiva e nella pratica attuabile solo in una gamma ristretta di casi.

Nutrendo l'ambizione di poter intervenire a più vasto raggio, abbiamo co­stantemente cercato di prendere in considerazione anche le tecniche alternative delle quali si cominciava a parlare.

Prima ancora di iniziare la nostra attività, abbiamo cercato di documentarci sull'organizzazione di centri similari in Italia e all'Estero, sia a livello di interventi psicoterapeutici, sia per quanto riguardava gli altri campi di applicazione della psicologia.

Non sappiamo l’impressione allora lasciata nei centri che visitavamo; a pensarci, ora ci vediamo come nelle barzellette sugli industriali giapponesi, nel primo ventennio del dopoguerra, che andavano in giro per il mondo, armati di taccuino e di macchina fotografica, annotando e riproducendo quanto sembrava loro interessante.

Non appena in Italia sono sorti orientamenti nuovi, abbiamo cercato di docu­mentarci e di prenderli in considerazione.

Particolare attenzione abbiamo prestato negli anni ’70 agli orientamenti che si andavano profilando in Italia:

 

la terapia relazionale, a partire dal Convegno Internazionale tenuto a Roma nel 1975 su iniziativa del gruppo di Andolfi,

i primi corsi intensivi di terapia comportamentale a Saint Pierre in Val d’Aosta e ad Albergavenny in Inghilterra, organizzati dal gruppo che faceva capo a Meazzini,

le scuole di ipnosi di Milano (Marchesan) e di Verona. (centro Bernheim)

Biblioteca specializzata.

Poiché lo studio resta sempre indispensabile strumento di lavoro, un valido aiuto ci è offerto dalla nostra biblioteca specializzata nel settore della psicologia applicata, che ci sforziamo di tenere costantemente aggiornata; allo stato attuale, comprende oltre 4.000 volumi e numerose riviste.

Nel clima di servizio che la nostra organizzazione intende svolgere in favore della collettività, la consultazione è aperta agli studiosi ed al pubblico interessato, pur trattandosi di una biblioteca privata.

Tesi.

Abbiamo sempre accettato di buon grado le varie forme di collaborazione, allo scopo di appro­fondire lo studio degli aspetti a noi utili per il lavoro professionale.

Una delle vie è stata di suggerire ai giovani argomenti di tesi di laurea, di specializzazione post-laurea o di diploma in scuole di servizio sociale, di interesse per il nostro lavoro e da preparare all'interno del nostro Istituto.

Di molte, col passare del tempo, abbiamo perso le tracce; abbiamo riportato nei pro­spetti inseriti l'elenco di quelle attualmente presenti nella nostra biblioteca.

 

TESI DI LAUREA O DI SPECIALIZZAZIONE UNIVERSITARIA

PREPARATE ALL'ISPASA

 

 

AUTORE

 

 

TITOLO

 

FACOLTA

 

SEDE

 

ANNO

 

Rizzo –

Di Mauro

 

Maturità affettiva e reazioni a situa­zioni frustranti in ragazzi siciliani

 

 

Spec.Psic.

 

Torino

 

 

1970

Lo Castro G.

Il Baum Test. Evoluzione della tecnica e proposta di un sistema di elabora­zione

 

Psicologia

 

Padova

 

1976

Consoli S.

Il test di Rorschach in ipnosi. Il tipo di risonanza intima in stato di veglia e in stato di trance ipnotica

 

 

Psicologia

 

 

Padova

 

 

1977

Saraceno A..

Tecniche di terapia comportamentale. Un'analisi teorica con discussione di alcuni casi

 

 

Psicologia

 

 

Roma

 

 

1978

Minio N.

Applicazioni psichiatriche di un nuovo questionario di Valutazione Integrale della Personalità

 

 

Medicina

 

 

Catania

 

 

1979

Artale S.

Contributo allo studio del comporta­mento ossessivo

 

Psicologia

 

Roma

 

1986

Barbagallo N.

 

Contributo allo studio del comportamento fobico

 

Psicologia

 

Roma

 

1986

Durando E.

Introversione - estroversione

Psicologia

Roma

1986

Di Stefano D.

Contributo allo studio della timidezza

Psicologia

Roma

1986

Di Mauro M.

Confronto fra le dinamiche familiari in casi di psiconevrosi e di disturbi psico-somatici secondo un modello sistemico

 

 

Medicina

 

 

Catania

 

 

1987

L. Deakin

“Spazio Blu” Un centro socio educativo per minori a Catania

Servizio

Sociale

 

Trieste

 

2001

 

TESI DI DIPLOMA IN SERVIZIO SOCIALE

PREPARATE ALL'ISPASA

 

 

AUTORE

 

 

TITOLO

 

ANNO

 

Iuvara M. A.

 

Ruolo dell'assistente sociale nella preparazione al parto psicoprofilattico

 

 

1969

Viscuso N.

La conoscenza dell'individuo, presupposto per un'azione di servizio sociale

 

1969

Aronica A. M.

De Roberto L.

Il servizio sociale alla luce della dinamica della per­sonalità individuale. Contributo per la strutturazione di un nuovo strumento psicodiagnostico

 

 

1970

Busuito M.

L'incidenza dei fattori socio-ambientali nel rendi­mento ai tests d'intelligenza

 

1975

Caponnetto C.

Attività e passività come modi di interagire con il mondo

 

1980

D'Allura G.

La stabilità emotiva e l'ansia nei rapporti interperso­nali

1980

Pappalardo S.

Radicalismo-Conservatorismo come atteggiamenti di fronte ai mutamenti sociali

 

1980

Sindoni R. A.

Estroversione ed introversione come modi di essere e di porsi di fronte alla realtà esterna

 

1980

Distefano A.

Dalla suggestionabilità all'isteria: L'influenza dell'esterno sul modo di pensare e di agire

 

1981

Leonardi S.

Aspetti relazionali del periodo giovanile

1981

Leotta G.

Forza dell'io e sostegno psicologico nel rapporto con l'utente

 

1981

Mangano L.

La personalità fobica. Una modalità di relazione con la realtà esterna

 

1981

Veca M.

L'aggressività: Il comportamento aggressivo come modalità di interazione sociale

 

1981

Sirna M. E.

Interferenza dei tratti di personalità sul rendimento intellettivo

 

 

1982

 

Incontri interdisciplinari.

Un rischio in cui le scienze moderne possono incorrere, è di perdere la vi­sione d’insieme e di slittare nel tecnicismo tipico del proprio settore.

La psicologia non è immune da questo pericolo, come spesso da più parti denunciato. Si accusano a volte i trattamenti psicologici di indurre l'individuo all'egoismo, all'edonismo o di spegnere in lui gli interessi di ordine sociale. D'altro canto lo psicologo spesso si trincera dietro un innaturale e poco credibile atteggia­mento di neutralità.

Queste considerazioni ci hanno costantemente spinto ad allargare il campo aprendolo a studiosi delle diverse discipline: psicologi di diverso orientamento, medici delle varie specializzazioni, giuristi, teologi, filosofi, storici, pedagogisti, insegnanti, ...

Alcuni fra i partecipanti agli incontri di studio

 

Prof. G. Grimaldi Don Navarria

Avv. Enzo Auteri Prof. Milono

Professoressa Bruno Don Luggisi

Preside Capodanno Sig. Prestianni

Signorina Gloria Beltrani Sig. Maglia

Signorina Panebianco Sig. Mobilia

Professoressa Finocchiaro Prof. Anile

Prof. V. Rapisarda Dott. Italia Feltri

Ing. L. Guarrella Prof. L.Minio

Prof. G. Catalano

Dott. A. M. Guarrella

 

L'inizio di questi incontri è stato nel marzo del 1966, in preparazione della tavola rotonda sui ruoli nell'unione coniugale. Negli appunti di quel periodo troviamo le trascrizioni degli interventi coi rispettivi nomi.

Successivamente si sono istituzionalizzati diventando le riunioni del martedì, protratte per diversi anni e alle quali abbiamo già accennato; accanto alla programmazione delle attività, all'esposizione di contenuti di propria pertinenza da parte dei singoli studiosi, si discutevano, in modo anonimo e non identificabile, casi di utenti in trattamento.

L'eterogeneità dei partecipanti, obbligava ad uscire dal tecnicismo e dal gergo proprio ed a prendere in considerazione altri punti di vista ai quali spontaneamente forse non si sarebbe mai pensato.

Questi incontri hanno ispirato la pubblicazione degli orientamenti da noi seguiti, nel volume Il punto di vista integrazionale in psicoterapia, edito per la prima volta nel 1982 e che riproponiamo nelle pagine seguenti.

Ricerche psico-sociali.

Sia pure saltuariamente - su incarico d’altri enti - il nostro Istituto ha organizzato indagini di carattere psicosociale.

 

Citiamo le più significative:

 

1968: La mentalità dei giovani, oggi.

Inchiesta, condotta su 8.000 giovani delle scuole medie superiori della provincia di Catania, sugli atteggiamenti nei confronti della società, delle istituzioni e della religione.

Presentata ad un convegno tenuto a Viagrande, fu definita, da uno dei relatori, fra le più significative condotte in Europa nel dopoguerra.

 

1969: Il lavoro minorile nel quartiere di S. Cristoforo.

I dati emersi sono stati pubblicati nel volume di Giacona, Sapienza, Piazza La missione dietro l'angolo: Un gruppo nel quartiere, Ed. Jaca Book 1970.

 

1993: Indagine sulla dispersione scolastica.

La ricerca è stata condotta su tutti gli alunni di tre circoli didattici di Siracusa per evidenziare i soggetti a rischio ed i motivi del rischio stesso.

 

1997: Indagine sull’accettazione di ex tossicodipendenti a fini lavorativi.

Ricerca condotta fra artigiani di Fiumefreddo e comuni limitrofi per conto dell’ODA.

Ricerche di psicodiagnostica.

Le richieste d’intervento, che gli utenti ci fanno, consistono nell'aiuto per la soluzione di un problema o per la modifica di schemi di comportamento non desiderabili.

Da parte nostra gli interventi sogliono essere mirati, tendenti cioè, a formulare e seguire una strategia d’inter-vento adeguata al caso.

A questo scopo, reputiamo importante una conoscenza del soggetto che ci permetta di orientare l'esplorazione verso i punti di maggiore interesse ai fini degli interventi stessi.

Certamente molti elementi emergerebbero nel corso di colloqui approfonditi; ma è sempre un vantaggio averne conoscenza più precocemente, sia per economia di tempo, sia per impostare più correttamente l'intervento fin dall'inizio.

Quest’esplorazione diventa fondamentale nell'orientamento professionale e nella selezione aziendale.

 

Le prime impressioni, nell'utilizzazione su vasta scala di tecniche psicodiagnostiche, sono state a volte sconcertanti e ci hanno fatto sorgere seri dubbi sulla loro affidabilità se si pretende di usarli ciecamente.

 

Ha fatto epoca un episodio, per i risvolti umoristici. Una casalinga di mezza età, dall'aspetto piuttosto sveglio e intraprendente, alla domanda di un test d'intelligenza:

 

Perché i sordi di nascita in generale sono anche muti?,

 

rispose senza esitazione:

 

Certu, caru dutturi, cu nasci senza soldi, mancu a vucca pò apriri!.

 

Constatazioni come questa e tante altre, pur non incrinando la convinzione dell'importanza delle tecniche psicodiagnostiche, ci hanno convinto della necessità, sia di un serio studio di adattamento e di validazione per il nostro ambiente di tecniche esistenti, sia nella creazione di nuovi strumenti.

 

Ricerche sperimentali.

Studio di fenomeni postipnotici

Fra le ricerche sperimentali condotte nel nostro Istituto, si sono rivelate particolarmente interessanti ai fini dell'applicazione terapeutica quelle riguardanti l’influenza di componenti inconsci sul pensiero e sull’azione coscienti, studiate mediante l’analisi dei comportamenti postipnotici.

Negli esperimenti eseguiti, non nuovi in assoluto, ma con un disegno sperimentale diverso dalle ricerche precedenti, si davano al soggetto in stato di ipnosi ordini da eseguire successivamente, in stato di veglia, anche a distanza di tempo; gli esperimenti erano condotti con una doppia modalità, sia con ordine di amnesia della suggestione indotta, sia con ordine di ricordare quanto avvenuto in stato di trance.

Nell’analisi dei comportamenti che seguivano, l’atten-zione era particolarmente rivolta alle giustificazioni razionali che erano date ai comportamenti stessi; mediante queste procedure è stato possibile far luce su alcuni aspetti delle modalità dei processi di razionalizzazione e più in generale sull’influenza di condizionamenti inconsci nel comportamento cosciente.

Particolarmente interessante si è rivelata l’analisi delle reazioni del soggetto ai tentativi, da parte dello sperimentatore, di contestare le motivazioni razionali addotte nell’esecuzione degli ordini ricevuti.

Per motivi contingenti, in quel periodo, non abbiamo avuto la possibilità di pubblicare le ricerche attuate.

Venti anni dopo, tornando da Sciacca, dove eravamo stati per impegni di lavoro, parlavo alle tre colleghe che erano con me - le dottoresse Valeria Marrelli, Gabriella Milone e Stefania Rao - di questi esperimenti; si mostrarono incuriosite per i concetti che conoscevano teoricamente ma non avevano mai avuto occasione di costatare.

Mi pregarono di ripeterne qualcuno, più che con un piano sperimentale, a livello puramente esemplificativo.

Lascio la parola alla Dottoressa Valeria Marrelli che per prima ha voluto sottoporsi e successivamente ha descritto quanto accaduto:

 

«Nell’esperimento condotto dal Professor Minio, sotto gli occhi vigili delle mie colleghe, mi abbandonai ad un pesante sonno ipnotico, senza opporre, a quanto pare, particolari resistenze.

L’esperimento, al quale mi sottoponevo per la prima volta, fu del tutto singolare per via della circostanza in cui ebbe luogo: in autostrada, col Professore alla guida della sua auto, nel bel mezzo di un temporale. Il ricordo di quella esperienza mi rimanda ad una sensazione di torpore e una totale rilassatezza che si sostituirono alla stanchezza e alla nausea che avevo avvertito prima di quel momento.

Ricordo vagamente alcune parole pronunciate dal Professore che mi fecero rilassare completamente; al risveglio ogni nausea e malessere scomparvero del tutto, mi sentii riposata, come risvegliata da un sonno di molte ore. Raccontai di aver fatto un sogno gradevolissimo le cui immagini sono impresse nella mia mente ancora oggi in modo nitido: un bellissimo giardino con fiori rigogliosi, bevevo l’acqua di una sorgente che purificava l’interno del mio corpo lasciandomi freschezza e benessere.

Successivamente il Professore prese la mia mano; avvertii come un calore che dalla mano si diffuse in tutto il corpo; sebbene tentassi di restare cosciente, mi riaddormentai anche questa volta senza tante difficoltà.

Dopo questo secondo risveglio mi sentii più che rilassata; in effetti, adesso a distanza di tempo, ricordo una sensazione di stordimento, costernazione che durò qualche minuto; dissi alle mie colleghe che mi sentivo talmente riposata che avrei potuto affrontare serenamente altre ore di viaggio.

Sostammo in una stazione di servizio ed entrammo per prendere qualcosa da bere; mi diressi alla cassa come se stessi cercando qualcosa, non avevo chiaro cosa fosse; guardai i biglietti della lotteria e mi venne in mente che il Professore era solito acquistare i biglietti “gratta-e-vinci”. Questa sera – pensai – li comprerò io per tutti.

Giustificai lo sguardo attonito delle mie colleghe con il fatto che non fosse mia abitudine acquistare biglietti e motivai la mia azione dicendo d’aver avuto l’impulso di acquistarli perché un sesto senso mi diceva che uno dei biglietti sarebbe stato vincente.

La mia giustificazione suscitò ulteriore ilarità che mi apparve del tutto incomprensibile; le vedevo parlottare tra di loro e pensai d’aver detto in stato di trance qualcosa di comico o di particolarmente personale. Mi avvicinai e chiesi spiegazioni.

Mi sembrò uno scherzo quando mi spiegarono che quelle azioni che a me apparvero così naturali fossero invece frutto di una suggestione post-ipnotica; pretesi che mi fosse raccontato tutto ciò che era sfuggito alla mia coscienza.

Le sensazioni che ricordo d’aver provato furono per certi versi ambivalenti: al senso di soddisfazione per essere stata la protagonista di un esperimento così affascinante, si aggiunse una leggera irritazione un po’ per l’innocuo raggiro, ma soprattutto una certa rabbia verso me stessa per essere stata così debole d’aver perduto tanto facilmente la “paternità” dei miei comportamenti.»

 

Destò maggior ilarità l’esperimento successivo nel quale alla Dottoressa Gabriella Milone è stata data la suggestione di tirare il naso, da sveglia, a Stefania. Le colleghe sono state colte da un riso incoercibile nell’osservare le manovre che Gabriella metteva in atto per creare la situazione che le permettesse di eseguire l’ordine con una parvenza di logicità; il riso stesso dette a Gabriella l’opportunità di tirare, irritata, il naso a Stefania per farla smettere ed ascoltare il discorso che si stava facendo.

Il resto del viaggio ci vide impegnati in un’appro-fondita e appassionata discussione sul concetto di libertà e sulla nostra bravura nel prenderci in giro, inventando giustificazioni per alcuni nostri comportamenti, nella realtà determinati da altri motivi, che sfuggono alla nostra conoscenza.

 

Apparecchiature scientifiche

Per un certo periodo il nostro Istituto si è occupato del monitoraggio degli stati emotivi attraverso correlati di ordine fisiologico e a questo scopo abbiamo analizzato quanto esisteva in commercio.

L’esperienza acquisita ha suggerito ai nostri collaboratori di realizzare un nuovo tipo, atto a meglio soddisfare le esigenze cliniche, ed a commercializzare quanto attuato.

 

 

Campi d’applicazione

 

Questo apparecchio trova il suo impiego come ausilio in trattamenti psicoterapeutici di vario orientamento. A titolo di esempio citiamo alcuni casi in cui può venire utilizzato:

 

Terapie cognitivo – comportamentali:

Come biofeedback per l’apprendimento del controllo degli stati ansiosi e - più in generale - di funzioni solitamente considerate involontarie.

Nelle tecniche di desensibilizzazione sistematica, nel trattamento delle fobie; l’ausilio di questo apparecchio si rivela utile sia nello stabilire la gerarchia di stimoli ansiogeni, sia nel controllo delle reazioni nell’esposizione ai vari stimoli.

 

Ipnosi. Nel corso di una seduta ipnotica diventa un valido aiuto la possibilità di controllo del vissuto emotivo del soggetto, come indicazione orientativa sia dello stato di rilassamento, sia delle reazioni emotive alle suggestioni presentate.

 

Terapie ad orientamento psicoanalitico. Nel corso delle terapie analitiche si rivela preziosa per il terapeuta la conoscenza degli stati emotivi che si vanno creando in conseguenza dei singoli argomenti affrontati o di parole evocatrici.