l'origine e le prime fasi della consulenza familiare in Italia
Indietro nella preistoria
Milano 28 maggio 1945.
Un uomo emaciato, stanco con le ossa rotte per lo spossante sballottamento del camion scende da un’autocolonna delle forze d’occupazione americane.
È Don Paolo Liggeri che torna dal campo di concentramento di Dachau.
Quasi due anni prima, nel settembre del ’43, mentre la guerra infuriava e l’Italia era spezzata in due tronconi, aveva adattato alla meglio alcune stanze dell’edificio dell’Opera Cardinal Ferrari a mense gratuite per centinaia di sinistrati che avevano perso tutto negli spietati bombardamenti che si susseguivano ad opera degli alleati. A quelle stanze e all’iniziativa aveva dato un nome particolarmente significativo in un momento in cui edifici sbriciolati lasciavano tanti senza un tetto: «La Casa».
Seguendo l’onda dei bisogni emergenti, alla preparazione dei pasti si era aggiunta l’ospitalità, specialmente nei riguardi di persone particolarmente bisognose o a rischio perché perseguitate per motivi ideologici o razziali; ben presto si aggiunse la trasmissione e lo smistamento di messaggi fra componenti di famiglie smembrate dagli eventi bellici o di prigionieri, in collegamento con la Radio Vaticana.
Passarono pochi mesi e il 24 marzo del ’44 Don Liggeri, proprio a causa di queste attività, fu arrestato e rinchiuso inizialmente nel carcere di San Vittore per poi essere deportato nei campi di concentramento (più propriamente, di sterminio) di Fòssoli, Bolzano, Mauthausen, Gusen ed infine Dachau.
Tornato ora in patria, riprende l’attività interrotta dalla vacanza forzata - come lui stesso la definisce - ammirato dal fatto che i suoi collaboratori erano riusciti nel frattempo a mantenerla in qualche modo efficiente.
Le esigenze sono, ovviamente, mutate e il lavoro in favore delle famiglie prosegue nelle modalità dettate dalle nuove condizioni: non più messaggi, ma aiuto nella ricomposizione delle famiglie frantumate, riadattamento dei superstiti, aiuto nella formazione dei nuovi nuclei familiari, intervento a più vasto raggio - attraverso corsi di preparazione al matrimonio – per contribuire alla costituzione di famiglie armoniose.
Col raggiungimento di una maggiore stabilità e il progredire del processo di ricostruzione, il 15 febbraio 1948 Don Liggeri, coadiuvato da un gruppo d’operosi collaboratori, dà vita al primo consultorio prematrimoniale e matrimoniale a carattere interdisciplinare sorto in Italia.
Frattanto l’organizzazione era divenuta l’Istituto «La Casa» e nel 1962 si trasferirà nell’attuale sede di Via Lattuada 14; in essa l’anno seguente - dal 20 al 23 giugno - ospiterà il Convegno della Commissione delle consultazioni matrimoniali, emanazione della Union Internationale des Organismes Familiaux (UIOF), al quale parteciperanno esperti provenienti dall’Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Svizzera e Stati Uniti d’America.
La nascita dei consultori
Nel ventennio seguente, altri consultori andavano sorgendo in varie parti d’Italia.
Le origini erano le più disparate e risentivano del carisma dei promotori o dalla tipologia delle istituzioni che li patrocinavano.
Si delinearono ben presto due orientamenti: uno a carattere prevalentemente medico, l’altro a carattere genericamente psicologico.
Possiamo far rientrare nei primi i consultori che privilegiavano l’aspetto ginecologico, sessuologico, genetico e la pianificazione delle nascite; fra questi ultimi vi erano i consultori promossi dall’A.I.E.D. (Associazione Italiana Educazione Demografica) e dal C.E.M.P. (Centro Educazione Matrimoniale Prematrimoniale).
Il secondo gruppo era costituito dai consultori che avevano, prioritariamente, interesse per l’armonia familiare e per tutti i fattori che potessero contribuire al suo raggiungimento.
La quasi totalità era localizzata nel Nord dell’Italia ed alcuni costituivano un’emanazione dell’Istituto «La Casa».
Presentando il gruppo che diede origine all’UCIPEM vedremo le loro origini e le date d’inizio delle attività di ciascuno, come da loro stessi dichiarato nelle schede di presentazione.
Maggiori dettagli sono stati pubblicati nel n. 1 (1970) della nostra rivista Biopsyche, dove è anche riportata un’ampia relazione dell’origine dell’associazione.
La costituzione dell’UCIPEM
Il 20 e il 21 gennaio del '68 si tenne a Milano una riunione organizzativa promossa dall'Istituto «La Casa» e dal Centro Italiano di Sessuologia di Roma, allo scopo di trovare un punto di incontro e un linguaggio comune ai servizi che andavano sorgendo in questa direzione; si posero così le basi per agevolare una struttura omogenea in quelli che sarebbero stati in Italia i futuri consultori familiari, analogamente a quanto da decenni avveniva in altri stati.
A conclusione degli incontri, moderati dai Professori Ugo Teodori di Firenze e Cherubino Trabucchi di Verona, si propose di invitare i rappresentanti dei consultori già operanti in Italia e dei quali si conosceva l'esistenza e il recapito, ad una assemblea finalizzata alla creazione di un organismo autonomo che li confederasse.
All'incontro avvenuto il 24 marzo successivo erano presenti rap-presentanti di 27 consultori e si costituì l'UCIPEM, Unione Italiana Consultori Prematrimoniali e Matrimoniali.
Nello stesso incontro furono nominati cinque membri col compito di redigere lo statuto:
Don Paolo Liggeri (Milano),
Prof. Sergio Cammelli (Bologna),
Prof. Cherubino Trabucchi (Verona),
Prof. Luigi Minìo (Catania)
Dott. Maria Teresa Ranzato Criconia (Roma).
In una seconda assemblea convocata per il 4 novembre fu approvato lo statuto e furono eletti:
Presidente: Prof. Cherubino Trabucchi (Verona)
Vicepresidenti: Prof. Sergio Cammelli (Bologna)
Prof. Luigi Minìo (Catania)
Consigieri: Don Paolo Liggeri (Milano)
Prof. Umberto Bigozzi (Firenze)
Dott. Maria Teresa Ranzato Criconia (Roma)
Dott. Augusto Paganuzzi
Nella stessa assemblea fu deciso di tenere il primo convegno a Catania nel novembre del '69.
Scheda trasmessa per gli archivi dell’UCIPEM
Consultorio di Psicologia Clinica e Applicata, Via Androne 39, Catania.
Direttore Prof. Luigi Minio, Direttore Sanitario Prof. Paolo Bellia.
Sorto nel 1963 per iniziativa privata, ha iniziato l’attività rivolta al pubblico nel gennaio 1964.
Servizio continuo di segreteria telefonica. È aperto al pubblico i giorni feriali dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Il primo contato è ordinariamente stabilito dall’Assistente Sociale o dal Direttore i quali, all’occorrenza, si consultano con gli esperti competenti o indirizzano loro l’«utente».
Le visite mediche generiche ed internistiche e i prelievi per le analisi sono effettuati nell’ambulatorio del Consultorio stesso.
L’équipe si riunisce tutti i martedì per discutere sui problemi del Consultorio ed eventuali casi particolarmente complessi.
Attività collaterali
Corsi per giovani, fidanzati e genitori sui problemi del matrimonio e della vita familiare.
Corsi per sacerdoti e religiosi sui problemi della famiglia.
Corsi di educazione sessuale.
Preparazione psicofisica al parto.
Psicoterapia di gruppo per giovani.
Biblioteca specializzata.
Attività di ricerca scientifica.
Edizione della rivista Biopsyche.
L'organizzazione del convegno, affidata al nostro Istituto, ha costituito per noi un lusinghiero riconoscimento ed un’occasione per portare alla ribalta nazionale i traguardi raggiunti nei primi cinque anni d’intensa attività.
Nello stesso tempo si sono poste le basi per un linguaggio e una prassi operativa comuni ai vari consultori.
Seminario sulla figura del consulente familiare.
Presupposto fondamentale per una valida assistenza alla famiglia, era la formazione di personale specializzato nel settore ed a questa prospettiva fu rivolta la nostra attenzione fin dai primi tempi.
Inizialmente l’organizzazione d’ogni consultorio risentiva della formazione di base del suo promotore, che dava una particolare impronta.
Con la ricerca di una certa omogeneità, andava emergendo una duplice esigenza:
Che il singolo specialista acquisisse una particolare sensibilità ai problemi familiari e sviluppasse un linguaggio comune – e non solo il linguaggio - con gli altri specialisti.
Che vi fosse una figura atta a stabilire la continuità e il coordinamento fra gli specialisti e con l’utente.
Per quanto riguardava il primo aspetto, gli incontri interdisciplinari e le riunioni d’équipe potevano prospettare una qualche soluzione.
Per una riflessione sul secondo aspetto, promovemmo un seminario di studio nel quale invitammo esperti della vicina Malta che ci parlassero della figura del consulente familiare, già esistente in altri paesi, ma nello stesso tempo per adeguare l’eventuale figura alla realtà locale.
Fu la prima volta in cui concretamente ci si pose in Italia il problema del consulente familiare.
Il seminario di studio fu organizzato dall'ISPASA a Zafferana Etnea, dal 12 al 19 settembre 1971, con la collaborazione di:
Istituto «La Casa» di Milano
Consultorio Familiare di Bologna
Consultorio Familiare di Roma
Cana Movement di Malta
Furono invitati a intervenire esperti nelle varie discipline con esperienza di attività di consultorio e – subordinatamente alle disponibilità - un numero limitato di professionisti e di coniugi che intendessero seguire i lavori a scopo didattico.
In otto giorni di lavoro intenso, fu tratteggiata la figura del consulente familiare e la sua preparazione specifica; si discusse, inoltre, ampiamente sulla tecnica del colloquio e della consulenza.
LENCO DEI PARTECIPANTI (registrati)
AL SEMINARIO DI STUDIO DI ZAFFERANA
Bartholini Giovanna - Milano Bellomia Sac. Salvatore - Avola Cavallaro Dott. Guido - Siracusa Cavarra Mons. Francesco - Siracusa Cicala Maria - Catania Condorelli Anna - Catania Consoli Sac. Salvatore - Catania Coviello Avv. Nicola - Pisa Coviello Dott. Anna - Pisa Fanelli Rosalba - Roma Forte Dott. Matteo - Salerno
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Forte Dott.ssa Alfia - Salerno Giambruno Dott. Anna - Roma Leocata Prof. Antonino - Catania Leontini Pina - Ragusa Liggeri Don Paolo - Milano Leone Dott. Salvatore - Siracusa Lied Elisabetta - Roma Lorusso Prof. Donato -Bari Midolo Dott. Claudio - Siracusa Migliore Prof. Giovanni - .Siracusa |
Minio Anna - Catania Minio Prof. Luigi Catania Minio Nunzia - Catania Modica Enza - Siracusa Nobile Giambattista - Siracusa Nobile Cettina - Siracusa Peresso Rev. Giuseppe -Malta Pennisi Rosa - Catania Petrecca Sac. Antonino - Taranto Pintaudi Sergio - Catania Santonocito Serena - Catania Santuccio Bice - Siracusa Vella Rev. Charles - Malta |
Corsi di formazione per consulenti familiari
Il seminario di studio di Zafferana segnò l'avvio della nostra attività di formazione dei consulenti familiari, protratta per diversi anni.
Il momento culminante fu l'organizzazione di un corso regionale biennale, in collaborazione con gli altri consultori familiari siciliani aderenti all'UCIPEM.
In questo corso, anche per la presenza e partecipazione del gruppo molto attivo e qualificato di Palermo, durante il primo anno - nel quale sono prevalse le trattazioni specialistiche nei vari settori - ci siamo avvalsi della collaborazione di eminenti studiosi venuti da più parti d’Italia; nel secondo anno, dedicato maggiormente agli aspetti tecnici della consulenza, abbiamo chiesto l’intervento del gruppo di Malta, che vantava un’ottima tradizione nel settore.
Abbiamo poi continuato in modo autonomo, fin dopo l’approvazione della legge regionale che istituiva i consultori familiari in Sicilia.
Tenendo conto che nella legge emanata non era prevista la figura del consulente familiare, siamo giunti alla determinazione di non insistere nel voler creare figure professionali che non avrebbero avuto adeguati sbocchi lavorativi.
Ci siamo limitati a collaborare con le istituzioni che ce ne facevano richiesta, come in seguito vedremo.